Negli ultimi anni sempre più frequentemente capita che, durante il colloquio in prima seduta tra i vari sintomi riferiti, le persone lamentino anche una persistente sensazione di stanchezza, spossatezza, una generale perdita di energie fisiche e psichiche.
Spesso la stanchezza è accompagnata da una sensazione psicologica di inadeguatezza con conseguente calo del tono dell’umore, possibili stati d’ansia, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, memorizzazione, apprendimento, disturbi del comportamento alimentare, ricorrenti mal di testa, accentuata freddolosità, dolori e dolenzia muscolare.
Tutti andiamo incontro durante l’anno a periodi di stanchezza più o meno severa spesso però di durata limitata. Quando parliamo di “stanchezza” dobbiamo riconoscere le molteplici “forme” che questo sintomo può assumere: stanchezza stagionale (soprattutto primaverile), stanchezza da iperlavoro intellettuale, da stress, da prolungato uso di schermi elettronici, post menopausa, da alimentazione scorretta, …
Cause organiche di stanchezza vengono individuate con visita medica e indagini diagnostiche e possono essere davvero molte, da situazioni più comuni ad altre più rare: anemia, disordini della tiroide, diabete, sdr del colon irritabile, fibromialgia, Long-Covid, e molte altre…
Quando l’intervento medico esclude queste cause può essere presa in considerazione una diagnosi medica di Sindrome da fatica cronica / Encefalomielite Mialgica (CFS/ME).
Il 12 maggio ricorre la Giornata Internazionale dedicata alla Sindrome da fatica cronica, patologia grave e invalidante: “una complessa malattia fisica caratterizzata da una fatica debilitante, malessere post-sforzo, dolore, problemi cognitivi, disfunzione del sonno e sintomi autonomici (neurovegetativi). La caratteristica chiave della sindrome, il malessere post-sforzo, è l’esacerbazione dei sintomi a seguito di una minima attività fisica o mentale, che può persistere per ore, giorni o anche settimane. Il riposo e il sonno producono solo moderato sollievo dalla fatica e dagli altri sintomi.
La malattia è anche caratterizzata da un funzionamento fisico e/o cognitivo sostanzialmente ridotto. Sebbene la ME/CFS sia una malattia fisica, sintomi psicologici secondari possono essere presenti come in molte altre malattie croniche”. (CFSME IACFS Primer for Clinical Practitioners – Ed.2014) www.stanchezzacronica.it
Il focus del mio trattamento fisioterapico per la sdr da fatica cronica è sul complesso dei sintomi e dei disagi che il paziente vive nella sua quotidianità con particolare attenzione al “terreno biologico” costitutivo dell’individuo visto nella sua interezza (dimensione fisica, emozionale, energetica) e si pone come percorso da affiancarsi al parere del medico competente sempre nell’ottica di un approccio multidisciplinare che contempla la collaborazione con altri professionisti.
Il mio approccio si basa sulle conoscenze della PsicoNeuroEndocrinoImmunologia (PNEI). Credo quindi nell’esistenza di una connessione tra sistema nervoso, endocrino, immunitario e apparato muscolo-scheletrico. Le tecniche che utilizzo permettono di intervenire positivamente su disturbi funzionali articolari, muscolari, viscerali. Migliorano il grado di consapevolezza del proprio corpo e conducono ad un rilassamento profondo utile a superare anche stati di disequilibrio neurovegetativo, stanchezza cronica, astenia, stress, stati d’ansia, disturbi del sonno e dell’attenzione.
COME POSSO AIUTARTI NEI CASI DI STANCHEZZA/FATICA CRONICA?
LINFODRENAGGIO MANUALE VODDER
Per farti capire come il Linfodrenaggio può aiutare voglio riportare qui alcune parole delle mie due “grandi” insegnanti:
Il Linfodrenaggio Vodder è “lento, ritmico, gradevole, il paziente si rilassa e molti si addormentano. Ne sono stati scientificamente dimostrati gli effetti “Simpaticolitico” ovvero antistress, analgesico e rilassante sia sulla muscolatura scheletrica (rilassa le dolorose contratture muscolari e rimuove le tossine e l’acido lattico che possono ristagnare nei tessuti) sia su quella liscia (la peristalsi intestinale può ritrovare il suo ritmo fisiologico).
Contribuisce inoltre a mantenere il nostro tessuto connettivo sano e pulito, con un buon effetto drenante e depurante. La diuresi aumenta e i pazienti riferiscono di sentirsi più leggeri; gli arti appaiono più snelli e si percepisce un benessere generale.” dr.ssa Monica Coggiola [dr. Vodder Schule Walchsee (Austria)]
“Il nostro benessere psico-fisico dipende dal nostro sistema nervoso autonomo e dall’equilibrio tra le sue componenti orto e parasimpatica: complementari e allo stesso tempo antagoniste tra di loro. L’equilibrio smarrito può essere ripristinato anche attraverso il Linfodrenaggio Manuale Vodder con la “sequenza catena giugulare-addome-mobilizzazioni diaframmatiche.” V. Cool – Ecole de Drainage Lymphatique Manuel Original Vodder, “Evolution Parasympathique”
Il Linfodrenaggio Manuale Vodder si può praticare sugli arti, addome, schiena, collo, viso a seconda della necessità, fatte salve eventuali controindicazioni individuali.
RIFLESSOLOGIA PLANTARE
Tutte le forme di riflessoterapia (plantare, palmare, facciale, …) si fondano sulla proiezione completa ancestrale di tutto il corpo su una parte di esso. Così sul piede, essendo riprodotta, in modo preciso e logico, “l’immagine” dell’intero organismo con tutte le sue proporzioni, è possibile agire positivamente in caso di congestione, infiammazione, tensione. L’obiettivo è quello di eliminare, gradualmente, queste condizioni spesso interconnesse, grazie alla stimolazione dei canali energetici e delle innumerevoli terminazioni nervose presenti nel piede.
Si tratta anche qui di un trattamento dolce, che porta al rilassamento corpo e mente, che aiuta la depurazione fisica e il ripristino delle normali funzioni biologiche. Si possono ottenere risultati stimolanti o calmanti a seconda della necessità: ad esempio si possono stimolare la funzione digestiva, intestinale, il sistema ghiandolare oppure attenuare un dolore, uno stato di affaticamento da stress o calmare uno stato di agitazione nervosa.
Possiamo così riassumerne gli effetti: eliminazione di tossine, attraverso gli organi emuntori, con miglioramento dello stato della pelle e del tono muscolare, miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica, dell’ossigenazione e respirazione, stimolazione del sistema immunitario con rinforzo delle naturali difese dell’organismo, riequilibrio del sistema nervoso, riduzione del dolore, rilassamento e recupero dell’armonia psico-fisica.
MINDFULNESS
Significa “attenzione consapevole”, “porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante”. La Mindfulness aiuta a diventare padroni della propria mente. È una capacità regolatoria: permette di gestire con efficienza l’attenzione, le emozioni e i pensieri. Questo a sua volta porta ad una riduzione dello stress e dell’ansia, miglioramento dell’umore e alla capacità di cambiare alcuni modi disfunzionali automatici di reagire.
Integrare pratiche di propriocezione, consapevolezza, semplici esercizi e tecniche di respiro nel percorso fisioterapico aiuta ad ottenere benefici protratti nel tempo sul dolore, sulla qualità di vita e sul benessere psicologico.
ATTIVITÀ FISICA
Sappiamo che periodi eccessivi di riposo prolungato possono causare decondizionamento e peggiorare i sintomi della sindrome da stanchezza cronica. D’altro canto è molto importante che la ripresa dell’esercizio fisico sia graduale e controllata, bilanciando attentamente i periodi di riposo al fine di evitare riacutizzazioni della sindrome.
Per questo collaboro con colleghi professionalmente preparati in zona Silea, Treviso e Arcade. Iniziali brevi passeggiate e ginnastica dolce ed esercizi posturali guidati dal fisioterapista dedicato potranno essere seguiti dall’introduzione graduale di esercizi aerobici regolari più impegnativi secondo un “programma di riabilitazione fisica strutturato” sotto attenta osservazione del professionista.
Leggi l’articolo originale pubblicato in cartaceo sulla rivista Treviso Città e Storie