Tecniche di Mindfulness a Treviso
Pratiche di consapevolezza, esercizi e tecniche di respiro nella gestione del dolore cronico
“Il primo passo verso il cambiamento è la consapevolezza. Il secondo passo è l’accettazione. Il terzo passo è l’azione.” Nathaniel Branden
La pratica della Mindfulness a Treviso
“Mindfulness” è l’atto di mantenere l‘attenzione focalizzata sull’esperienza presente e, ogni volta che ci si distrae, riportarla nel presente. Può essere definita una filosofia di vita, un modo di approcciarsi e vivere la realtà, la quotidianità. Nata in Oriente da monaci tibetani è stata accolta e protocollata in Occidente, in percorsi ben definiti, da J. Kabat Zinn.
Il primo protocollo Mindfulness è nato per la riduzione dello stress. Da quel momento in poi sono nati diversi protocolli, dedicati non solo allo stress ma anche ad altre problematiche, ad esempio quella alimentare.
“Mindfulness” significa attenzione consapevole, “porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante”. Si basa su sette principi, utili per approcciarsi alla vita con un atteggiamento e un’apertura mentale che aiutano a sviluppare la nostra innata capacità ad accettare le cose così come sono: 1) non giudizio; 2) pazienza (la principale forma di saggezza); 3) guardare il mondo come bambini; 4) fiducia; 5) non cercare risultati; 6) accettazione; 7) lasciar andare.
Come praticare la Mindfulness?
Esistono due modalità principali di praticare la Mindfulness e allenare la nostra mente ad essere presente nel qui ed ora:
- Pratica formale: consiste nel “meditare” in maniera strutturata almeno una volta al giorno e richiede, pertanto, un allenamento quotidiano. La modalità migliore per iniziare la pratica formale è trovare un oggetto, un gesto verso il quale dirottare la propria attenzione, ad esempio il respiro. Ciò che viene richiesto nella pratica formale Mindfulness è rimanere concentrati sul respiro per un periodo di tempo ben definito (in genere 20 minuti).
- Pratica informale: questa modalità non prevede un momento strutturato ma, al contrario, può essere messa in pratica in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi contesto. Ad esempio puoi decidere di mangiare e assaporare i cibi concentrandoti sui sapori; guardare un paesaggio concentrandoti sulle sensazioni non solo visive ma anche uditive che rimanda.
A cosa serve la Mindfulness?
La Mindfulness serve a diventare padroni della propria mente. È una capacità regolatoria: permette di gestire con efficienza l’attenzione, le emozioni e i pensieri. Questo a sua volta provoca una riduzione dello stress e dell’ansia, un miglioramento dell’umore e la capacità di cambiare alcuni modi automatici di reagire.
“Negli ultimi trent’anni numerose ricerche hanno evidenziato miglioramenti clinici, spesso significativi, anche in MALATTIE CRONICHE e DOLORE CRONICO, SINDROME DA AFFATICAMENTO CRONICO (CFS), FIBROMIALGIA, SOMATIZZAZIONI GASTRO-INTESTINALI, CEFALEE, IPERTENSIONE, ANSIA, DISTURBI DEL SONNO, STRESS, MALATTIE DELLA PELLE, DISTURBI PSICOSOMATICI, …” Marco Tosi – Dialoghi Adleriani III, n. 5, 125-136 (2016)
Integrare il protocollo MINDFULNESS BASED STRESS REDUCTION (MBSR ovvero Metodo per la Riduzione dello Stress Basato sulla Consapevolezza) nel percorso fisioterapico aiuta ad ottenere benefici e risultati protratti nel tempo sul dolore, sulla qualità di vita e sul benessere psicologico.
La Mindfulness insegna a prestare attenzione al momento presente senza giudicare e comprende protocolli incentrati sia sulla meditazione sia su mobilizzazioni-stretching e respirazione aiutando il paziente a gestire il proprio dolore oltre che a diminuire stress e ansia spesso presenti nei casi di dolore protratto nel tempo.